Thursday 23 August 2018

l’Eredità di Mandela


Estratto da un'intervista di Carlo Annese, GQ Italia, Johannesburg, Ilugo 2012

«Oggi esiste una divisione in classi che replica la divisione razziale d’un tempo», dice Michael Schmidt, direttore dell’Istituto per lo sviluppo del giornalismo, nell’uffi cio da cui domina Johannesburg. «Si sta verifi cando un’apartheid economica, per cui i poveri sono sempre più poveri, le township che dovevano scomparire sono ancora lì, gli operai non guadagnano abbastanza per comprare ciò che producono, e all’élite bianca del regime di vent’anni fa si è aggiunta una classe media nera agiata di non più di 300 mila persone. Tutto ciò non è solo l’effetto del governo degli ultimi anni: anche Mandela ha delle responsabilità, ma pochi vogliono vederle. La sua fi gura è stata quasi beatificata, come un nuovo Gandhi, per cui tutto ciò che ha fatto è sacrosanto, mentre anche la critica aiuterebbe a restituirgli una dimensione umana, al di là del mito: Madiba è stato un uomo di partito che ha ceduto al compromesso per riconciliare il Paese, respingendo le richieste dell’ala estremista dell’ANC di nazionalizzare le miniere e consentendo ai bianchi di rimediare ai danni imposti all’economia da anni di boicottaggio internazionale e isolamento commerciale». 

[FINE]